Tre modi per contrastare la colite

Fitte così intense da piegarsi in due, spilli nella pancia, gonfiori: sono alcuni dei sintomi che accomunano la famiglia di quelle che normalmente si chiamano “coliti”. Ma fra un mal di pancia e l’altro c’è una bella differenza, che può cambiare anche il tipo di terapia.

La prima è la colite vera e propria, che provoca l’infiammazione del colon e si distingue dalle altre forme di mal di pancia perché può essere acuta o cronica. Può anche avere sintomi violenti.

Le altre forme invece rientrano nella sindrome del colon irritabile o ipersensibile. Danno dei sitomi più leggeri, anche se sempe fastidiosi, e non sono infiammazioni ma alterazioni della reattività del colon, l’ultima parte dell’intestino. Si presentano in genere con crampi in punti diversi dell’addome e con l’alternanza di stipsi e diarrea, ma gli attacchi non solo tali da svegliare di notte.

Usa i farmaci se hai i crampi e la pancia fa male anche la notte.

Se hai tra i 20 e i 40 anni potresti soffrire di una forma dicolite infiammatoria. Questi disturbi sono riuniti nella sigla M.I.C.I. e comprendono sostanzialmente la colite ulcerosa e il morbo di Crohn. Si possono tenere sotto controllo con farmaci antinfiammatori e la dieta deve escludere i latticini e i cibi che innescano gli attacchi di colite, che vanno identificati e possono cambiare da paziente a paziente.

Punta sui probiotici quando l’addome è gonfio e dolente. Il più delle volte i disturbi (dolori alla pancia, gonfiori e diarrea) sono conseguenze dell’alterazione della flora e della funzione barriera dell’intestino. Questo organo, infatti, comunica con il sistema nervoso centrale e risente dello stress cronico, infiammandosi. A quel punto anche l’equilibrio dei batteri intestinali buoni si altera a favore delle specie più cattive, e la digestione va in tilt.

Sono in questo caso fondamentali i probiotici. Sono bustine o capsule che forniscono almeno 10 miliardi di fermenti al giorno. Si possono anche associare ad una cura omeopatica.

Fitoterapia Se i sintomi si scatenano alla fine dei pasti. I crampi colpiscono tutta la pancia, e se si schiaccia fa male. Possono durare da pochi secondi a qualche ora, passano se si va in bagno: succede perché il colon, ricco di terminazioni nervose, risente delle emozioni. I sintomi si scatenano soprattutto dopo i pasti e peggiorano la sera per la stanchezza e l’ansia.

Ottimi sono gli integratori fitoterapici a base di estratti vegetali come il bolo, la sassifraga, la melissa e l’opuntia. Per calamare gli spasmi il finocchio, l’anice stellato e il cumino.

Consultare sempre un medico in caso di episodi ripetuti.

Osteopatia: perché?

Perché è naturale. Nulla di più naturale delle mani dell’Osteopata per ripristinare ciò che la natura ha stabilito, e cioè la mobilità delle strutture corporee e dunque la loro funzione. Ha basi scientifiche solide, non usa farmaci né altri strumenti. Mira alla causa e non solamente alla cessazione del sintomo, al benessere e all’equilibrio psico-fisico.Andrea Nitri

FAQ / Domande

Qual è il significato del termine Osteopatia?
Etimologicamente deriva dal greco oστέον (osteon) - osso, e πάθοσ (patos) - sofferenza. Questo termine nella sua essenza indica che sia la salute che la malattia dipendono dallo stato di efficienza dell'apparato locomotore. Osteopata, in lingua inglese (Osteo-path) indica colui che agisce terapeuticamente sul corpo umano attraverso "il sentiero" delle ossa. È comunque utile sfatare l'erronea opinione che l'osteopatia coinvolga soltanto le ossa, essa al contrario lavora su tutte le strutture del corpo: articolazioni, legamenti, muscoli, tendini, tessuto connettivo, e anche sugli organi e sul cranio con tecniche non invasive ed appropriate.
Quali sono i principali strumenti dell'Osteopata?
Le mani dell'Osteopata sono allenate a percepire le piccole variazioni che avvengono nei tessuti, raccogliendo così dati importanti sulla temperatura corporea locale (indice di infiammazione), e sulla loro consistenza; pertanto il principale strumento di lavoro è un buon lettino e la propria sensibilità. L'Osteopata non tocca necessariamente le parti dolenti del paziente, ma quelle che sono causa della disfunzione: così un mal di testa può essere trattato osteopaticamente agendo sulla cervicale, su una spalla, o persino trattando solo l'osso sacro.
Occorrono esami medici clinici per la valutazione osteopatica?
E' consigliabile, quando siano già stati fatti dal paziente, portare con sé al primo incontro raggi X, ecografia, TAC, risonanza magnetica, ecc., per ricercare eventuali controindicazioni al trattamento osteopatico. L’osteopata comunque, non essendo un medico, non può assolutamente prescrivere esami strumentali.
Che genere di tecniche vengono usate?
A seconda dell'età e della gravità del problema l'Osteopata applica le tecniche più adatte al caso, che comunque non sono dolorose o invasive per il paziente siano esse strutturali, craniali o viscerali.

Collaborazioni esterne

Dott.ssa Candeo Gabriela - Pediatra
Dott. Di Lenna Fabrizio - Farmacista
Dott. Braga Andrea - Ginecologo
Dott. Castelli Fabrizio - Odontoiatra
Mauro Magnone - Tecnico Posturometrico

Contatti – SEGRETERIA


+39 345 6079880
(Numero di Health Hub)

andrea.nitri@gmail.com