Problemi di Tiroide?

Una donna su tre nell’arco della vita ha una malattia tiroidea: il numero, però, è probabilmente sottostimato. Gli specialisti ritengono infatti che siano molte di più le signore che hanno problemi con questa ghiandola, ma non lo sanno perché i diisturbi sono così leggeri da passare inosservati. Per questogli specialisti invitano le donne a sottoporsi a un’analisi del sangue all’anno per controllare la funzionalità della tiroide. Poi dopo i 40 anni, sarebbe utile rivolgersi al proprio medico di base per la palpazione della ghiandola tiroidea. È infatti l’unico modo per individuare eventuali noduli molto piccoli.
Le ragioni che portano la tiroide a “fare le bizze” non sono ancora ben chiare: ma è certo che si tratti di una malattia “in rosa”, tanto che le donne ne soffrono circa otto volte più degli uomini. Si sa che i problemi aumentano con la menopausa, la ghiandola si ammala di più in chi segue una dieta povera di iodio. Infine, gioca un ruolo determinante la gravidanza. Questa condizione infatti rappresenta un surplus di lavoro, che può far scatenare un problema soprattutto in chi è già geneticamente predisposta a soffrirne.
È comunque consigliabile parlarne con il medico se sono presenti, almeno da un paio di mesi, due dei disturbi qui sotto elencati.
Potrebbe essere ipotiroidismo se ci sono…
Sonnolenza e stanchezza anche dopo aver dormito tutta la notte. Aumento della sensibilità al freddo, perdita di forze, rallentamento del ritmo cardiaco, perdita di memoria, tendenza all’aumento di peso, flusso mestruale abbondante nelle fasi iniziali della malattia e ritardi nella comparsa del ciclo nelle forme più serie.
Potrebbe essere ipertiroidismo se ci sono…
Battito cardiaco accelerato, palpitazioni, nervosismo, difficoltà a prendere sonno, aumento della sensibilità al caldo, sudorazione intensa, perdita di peso.
Per far tornare la tiroide alla sua attività normale, si ricorre sempre ad un farmaco che va preso pressoché per sempre. Fa parte della famiglia dei principi attivi tireostatici , nel caso di ipertiroidismo. Oppure è a base di ormoni tiroidei se c’è ipotiroidismo.

Osteopatia: perché?

Perché è naturale. Nulla di più naturale delle mani dell’Osteopata per ripristinare ciò che la natura ha stabilito, e cioè la mobilità delle strutture corporee e dunque la loro funzione. Ha basi scientifiche solide, non usa farmaci né altri strumenti. Mira alla causa e non solamente alla cessazione del sintomo, al benessere e all’equilibrio psico-fisico.Andrea Nitri

FAQ / Domande

Qual è il significato del termine Osteopatia?
Etimologicamente deriva dal greco oστέον (osteon) - osso, e πάθοσ (patos) - sofferenza. Questo termine nella sua essenza indica che sia la salute che la malattia dipendono dallo stato di efficienza dell'apparato locomotore. Osteopata, in lingua inglese (Osteo-path) indica colui che agisce terapeuticamente sul corpo umano attraverso "il sentiero" delle ossa. È comunque utile sfatare l'erronea opinione che l'osteopatia coinvolga soltanto le ossa, essa al contrario lavora su tutte le strutture del corpo: articolazioni, legamenti, muscoli, tendini, tessuto connettivo, e anche sugli organi e sul cranio con tecniche non invasive ed appropriate.
Quali sono i principali strumenti dell'Osteopata?
Le mani dell'Osteopata sono allenate a percepire le piccole variazioni che avvengono nei tessuti, raccogliendo così dati importanti sulla temperatura corporea locale (indice di infiammazione), e sulla loro consistenza; pertanto il principale strumento di lavoro è un buon lettino e la propria sensibilità. L'Osteopata non tocca necessariamente le parti dolenti del paziente, ma quelle che sono causa della disfunzione: così un mal di testa può essere trattato osteopaticamente agendo sulla cervicale, su una spalla, o persino trattando solo l'osso sacro.
Occorrono esami medici clinici per la valutazione osteopatica?
E' consigliabile, quando siano già stati fatti dal paziente, portare con sé al primo incontro raggi X, ecografia, TAC, risonanza magnetica, ecc., per ricercare eventuali controindicazioni al trattamento osteopatico. L’osteopata comunque, non essendo un medico, non può assolutamente prescrivere esami strumentali.
Che genere di tecniche vengono usate?
A seconda dell'età e della gravità del problema l'Osteopata applica le tecniche più adatte al caso, che comunque non sono dolorose o invasive per il paziente siano esse strutturali, craniali o viscerali.

Collaborazioni esterne

Dott.ssa Candeo Gabriela - Pediatra
Dott. Di Lenna Fabrizio - Farmacista
Dott. Braga Andrea - Ginecologo
Dott. Castelli Fabrizio - Odontoiatra
Mauro Magnone - Tecnico Posturometrico

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