Sono oltre 4 milioni i praticanti di sport in Italia. Questi i dati sulla pratica sportiva pubblicati dal CONI e aggiornati al 2008, in riferimento alle Federazioni sportive nazionali (FSN) e alle Discipline Sportive Associate (DSA), cioè una parte importante dell’attività sportiva italiana che si caratterizza maggiormente per impegno agonistico, presenza di strutture e personale di sostegno alla pratica attiva e articolazione strutturale ed organizzativa dell’attività svolta. Secondo il 1° rapporto “Sport e Società” del Censis, invece, sono 17milioni i cittadini italiani in età pari o superiore ai tre anni che affermano di aver praticato con continuità uno o più sport, pari a poco più del 30% del totale della popolazione. Di questi più di 11 milioni (il 20.1%) lo fanno con continuità, mentre circa sei milioni (10.1%) praticano sport saltuariamente.
A fronte di questi dati in crescita, se da un lato lo sport è certamente fonte di benessere per chiunque lo pratichi, dall’altra è vero anche che intense attività fisiche possono provocare traumi sportivi continui e recidivanti se non correttamente gestiti, sia per l’atleta professionista che per lo sportivo amatoriale.
Nella traumatologia sportiva e soprattutto nella prevenzione e nella cura delle patologie croniche dell’atleta, l’Osteopatia risulta essere una arma vincente.
La richiesta di mobilità imposta dalla gestualità tecnica e la ripetitività di tali movimenti molto spesso mettono a dura prova la biomeccanica del sistema muscolo scheletrico, portando all’estremo il funzionamento del corpo e generando nel tempo delle patologie a carico delle articolazioni, tendini, legamenti e muscoli di natura compensativa.
L’osteopata individua gli squilibri biomeccanici e risolve i disturbi neurofisiologici dello sportivo agendo sulla struttura articolare, fasciale, viscerale e cranio sacrale. La visita Osteopatica preventiva e il trattamento manipolativo osteopatico consentono di prevenire e aiutare i casi di lesioni sportive. Non a caso sono sempre di più le Società Sportive Professionistiche che arruolano l’osteopata all’interno dello staff sanitario, ormai considerata una figura indispensabile in ambito preventivo pre-gara e curativo post gara, contribuendo alla salute dell’atleta ed evitando la recidiva degli infortuni durante l’anno agonistico.
Traumi distorsivi, infiammazioni tendinee, problematiche di tipo posturale, problemi muscolari sono i problemi più frequenti sui quali agisce l’osteopatia, una disciplina che per la sua natura olistica, trova nella gestione delle patologie dello sport uno dei maggiori ambiti di applicazione.
Prevenzione
I traumi sportivi possono essere anche dovuti a lesioni da carico errato o da sovraccarico, oppure da piccoli traumi a cui generalmente non si dà il giusto peso, ma che per un’atleta possono essere più gravosi. Il corpo dello sportivo è predisposto da un punto di vista statistico e neurofisiologico al trauma; le cause possono essere ricercate in abitudini alimentari scorrette, esiti di chirurgia o di interventi odontoiatrici, microtraumi ripetuti e molto alto ancora. E’ l’osteopata che dopo la visita e il trattamento, può consigliare un piano di mantenimento ed un monitoraggio periodico da parte dell`atleta dei piccoli traumi che coinvolgono la colonna vertebrale, legamenti, muscoli o articolazione.
Scopo del trattamento Manipolativo Osteopatico nello sport (OMT) è, dunque, il ripristino delle disfunzioni articolari e fasciali, il mantenimento di una buona ergonomia e postura durante gli allenamenti e la gara, eliminare gli adattamenti e garantire la facilità di recupero dopo la fatica della gara. Mantenere e migliorare la mobilità della struttura muscolo scheletrica, permette all’atleta di ottenere risultati più performanti a livello fisico e di prevenire sovraccarichi funzionali che possono nel tempo portare alla necessità di abbandonare l’attività sportiva stessa