A seguito dell’articolo pubblicato nel Maggio 2014, recentemente, ho concluso una statistica tra i miei pazienti, 100 per l’esattezza (50 uomini e 50 donne) di età compresa tra i 9 e i 72 anni, inerente la quantità media giornaliera di acqua introdotta nella loro dieta. Scopo della ricerca è mettere in evidenza l’attenzione e la sensibilità dei pazienti all’assunzione di acqua. Ecco alcuni importanti dati estrapolati dalla ricerca: il 67% delle persone sottoposte a valutazione hanno dichiarato di assumere meno di un litro di acqua al giorno. Il dato è rilevante in quanto indica come l’assunzione idrica sia nettamente inferiore rispetto alle linee guida OMS consigliate. Tutti conosciamo l’importanza di bere acqua, ma poche persone riescono quotidianamente a metter in pratica tali dettami.
Bere in maniera adeguata favorisce l’eliminazione delle sostanze di rifiuto dall’organismo in quanto aumenta l’escrezione di urina e sudore, favorisce lo sviluppo muscolare in soggetti che pratichino attività fisica, consente di mantenere adeguatamente umide le superfici di: naso, occhi, orecchie e favorisce una adeguata lubrificazione dellearticolazioni tramite la produzione di liquido sinoviale.
Il 67% dei pazienti che hanno dichiarato di assumere un quantitativo giornaliero inferiore al litro di acqua, accusano anche diversi altri disturbi, cui faticano addurre motivazioni plausibili, tra queste: bocca secca e asciutta (7%), sonnolenza e stanchezza generalizzata (40%), cefalea (37%), costipazione (32%) e vertigini o senso di instabilità occasionale (9%).
Seguiranno approfondimenti per comprendere come il semplice aumento dell’assunzione idrica possa migliorare o meno tali disturbi.