L’aterosclerosi: il check-up da effettuare!

L’aterosclerosi è una patologa infiammatoria delle pareti delle arterie, che in Italia e in molti Paesi industrializzati del mondo rappresenta un problema sanitario di primaria importanza, e che è una delle principali cause di infarto e di ictus.
Tutti i vasi sanguigni sono rivestiti nel loro interno da cellule particolari, dette endoteliali: un’area esposta a continue aggressioni di sostanze contenute nel sangue. Ma quali son queste molecole aggressive? La più moderna ricerca scientifica ha già risposto a questa domanda: il 50% delle persone colpite da infarto del miocardio hanno giusti livelli di colesterolo. Questa importante scoperta svela, quindi, l’esistenza di altri fattori di rischio, spesso ignorati. Il colesterolo elevato, infatti, non può essere considerata la sola e unica causa di aterosclerosi e di patologie cardiovascolari. Occorre, quindi, prendere in considerazione altre indagini che possono essere esguite in ogni ospedale e laboratorio.
Insulina, glicemia ed emoglobina glicataL’insulina è un ormone secreto dal pancreas sotto lo stimolo della dose giornaliera di carboidrati. Un eccesso di alimenti come pasta, pane, patate, dolci, causano un aumento della glicemia con bruschi rialzi dell’insulina nel sangue. Ma anche un fegato steatosico (grasso) e un eccesso di massa grassa corporea provocano un aumento di insulina, condizione che porta allo stress ossidativo con formazione di radicali liberi dell’ossigeno, molecole aggressive contro le pareti delle arterie.
Omocisteina È una molecola più aggressiva dello stesso colesterolo contro le pareti arteriose. Deriva da un aminoacido essenziale, la metionina, introdotto con un’alimentazione giornaliera composta in prevalenza con alimenti di origine animale, carne rossa e bianca, un eccesso di formaggi e latticini, salumi, pasta e prodotti contenenti farina di grano duro.
Proteina C reattiva È prodotta dal fegato e un suo valore elevato indica che le pareti delle arterie sono colpite da infiammazione e aterosclerosi causato dalla obesità viscerale.
Colesterolo LDL Il colesterolo LDL è una parte del colesterolo totale e, insieme ad alti livelli di trigliceridi, partecipa alla formazione della placca aterosclerotica con conseguente restringimento del diametro delle arterie.
Lipoproteina (LPA) Numerosi studi hanno dimostrato come livelli elevati di Lpa nel sangue siano causa di patologie cardio-vascolari e cerebrovascolari: infarto, trombosi e ictus cerebrale.

Osteopatia: perché?

Perché è naturale. Nulla di più naturale delle mani dell’Osteopata per ripristinare ciò che la natura ha stabilito, e cioè la mobilità delle strutture corporee e dunque la loro funzione. Ha basi scientifiche solide, non usa farmaci né altri strumenti. Mira alla causa e non solamente alla cessazione del sintomo, al benessere e all’equilibrio psico-fisico.Andrea Nitri

FAQ / Domande

Qual è il significato del termine Osteopatia?
Etimologicamente deriva dal greco oστέον (osteon) - osso, e πάθοσ (patos) - sofferenza. Questo termine nella sua essenza indica che sia la salute che la malattia dipendono dallo stato di efficienza dell'apparato locomotore. Osteopata, in lingua inglese (Osteo-path) indica colui che agisce terapeuticamente sul corpo umano attraverso "il sentiero" delle ossa. È comunque utile sfatare l'erronea opinione che l'osteopatia coinvolga soltanto le ossa, essa al contrario lavora su tutte le strutture del corpo: articolazioni, legamenti, muscoli, tendini, tessuto connettivo, e anche sugli organi e sul cranio con tecniche non invasive ed appropriate.
Quali sono i principali strumenti dell'Osteopata?
Le mani dell'Osteopata sono allenate a percepire le piccole variazioni che avvengono nei tessuti, raccogliendo così dati importanti sulla temperatura corporea locale (indice di infiammazione), e sulla loro consistenza; pertanto il principale strumento di lavoro è un buon lettino e la propria sensibilità. L'Osteopata non tocca necessariamente le parti dolenti del paziente, ma quelle che sono causa della disfunzione: così un mal di testa può essere trattato osteopaticamente agendo sulla cervicale, su una spalla, o persino trattando solo l'osso sacro.
Occorrono esami medici clinici per la valutazione osteopatica?
E' consigliabile, quando siano già stati fatti dal paziente, portare con sé al primo incontro raggi X, ecografia, TAC, risonanza magnetica, ecc., per ricercare eventuali controindicazioni al trattamento osteopatico. L’osteopata comunque, non essendo un medico, non può assolutamente prescrivere esami strumentali.
Che genere di tecniche vengono usate?
A seconda dell'età e della gravità del problema l'Osteopata applica le tecniche più adatte al caso, che comunque non sono dolorose o invasive per il paziente siano esse strutturali, craniali o viscerali.

Collaborazioni esterne

Dott.ssa Candeo Gabriela - Pediatra
Dott. Di Lenna Fabrizio - Farmacista
Dott. Braga Andrea - Ginecologo
Dott. Castelli Fabrizio - Odontoiatra
Mauro Magnone - Tecnico Posturometrico

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