Cancro del colon: alcuni consigli per prevenirlo

Il rischio di sviluppare un cancro del colon si può ridurre fino al 23%. Per raggiungere questo importante obiettivo, occorre seguire delle regole utili e sane.
Le emorragie devono sempre essere trattate Secondo la Società Italiana di Medicina Generale, un italiano su 5 soffre di qualche patologia nella zona rettale, ma la maggior parte non si rivolge al medico per vergogna o lo fa solo quando il dolore è insopportabile. A questo punto, la causa dei fastidi può essere una lesione al colon e non le emorroidi, lesione che si sarebbe potuta evitare se trattata in tempo.
Sentirsi costantemente stanchi non è normale.
È uno dei primi sintomi che indicano la presenza di un tumore e con l’avanzare della malattia la stanchezza è maggiore, perché l’anemia spesso accompagna questa patologia.
Attenzione alla perdita di peso senza ragione.
Molte donne stanno continuamente a dieta, per questo possono essere contente se perdono peso velocemente. Occorre però fare attenzione se questa perdita si accompagna ad altri sintomi.
Mezz’ora di esercizio leggero riduce il rischio del 30%.
Un gruppo di scienziati americani assicurano che migliaia di casi di cancro del colon si potrebbero prevenire svolgendo quotidianamente e in modo costante dell’attività fisica leggera per circa mezz’ora al giorno. Questo tempo è sufficiente per ridurre di circa il 16% il rischio di sviluppare polipi.
Meglio i cibi naturali che supplementi e integratori.
L’effetto preventivo di frutta e verdura nei confronti del tumore non si manifesta ugualmente assumendo vitamine ed altre sostanze antiossidanti sotto forma di integratori.
Aggiungere allegria alle verdure con riso o legumi con il curry.
In India, dove questo tipo di tumore è 9 volte meno frequente che in Occidente, si consuma mezzo cucchiaino al giorno di curcuma, una spezia con un potente azione anticancerogena.
Gli spinaci, un vero e proprio scudo protettore.
L’acido folico che contengono queste verdure aiuta a controllare le modificazioni che si producono nel DNA delle cellule quando iniziano a crescere a dismisura, che è proprio la caratteristica principale del cancro.
Consumare ogni giorno qualche prodotto ricco di calcio.
Che si tratti di yogurt, di latte, di un cucchiaio di parmigiano grattugiato sulla pasta… il calcio evita l’assorbimento di alcune sostanze cancerogene.
Che non manchino i frutti rossi nella dispensaSono ricchissimi di fenoli come l’antocianina e l’acido ellagico, che aiutano a diminuire la crescita dei tumori, a eliminare le sostanze tossiche dell’organismo e a regolare i livelli di zucchero nel sangue.

Osteopatia: perché?

Perché è naturale. Nulla di più naturale delle mani dell’Osteopata per ripristinare ciò che la natura ha stabilito, e cioè la mobilità delle strutture corporee e dunque la loro funzione. Ha basi scientifiche solide, non usa farmaci né altri strumenti. Mira alla causa e non solamente alla cessazione del sintomo, al benessere e all’equilibrio psico-fisico.Andrea Nitri

FAQ / Domande

Qual è il significato del termine Osteopatia?
Etimologicamente deriva dal greco oστέον (osteon) - osso, e πάθοσ (patos) - sofferenza. Questo termine nella sua essenza indica che sia la salute che la malattia dipendono dallo stato di efficienza dell'apparato locomotore. Osteopata, in lingua inglese (Osteo-path) indica colui che agisce terapeuticamente sul corpo umano attraverso "il sentiero" delle ossa. È comunque utile sfatare l'erronea opinione che l'osteopatia coinvolga soltanto le ossa, essa al contrario lavora su tutte le strutture del corpo: articolazioni, legamenti, muscoli, tendini, tessuto connettivo, e anche sugli organi e sul cranio con tecniche non invasive ed appropriate.
Quali sono i principali strumenti dell'Osteopata?
Le mani dell'Osteopata sono allenate a percepire le piccole variazioni che avvengono nei tessuti, raccogliendo così dati importanti sulla temperatura corporea locale (indice di infiammazione), e sulla loro consistenza; pertanto il principale strumento di lavoro è un buon lettino e la propria sensibilità. L'Osteopata non tocca necessariamente le parti dolenti del paziente, ma quelle che sono causa della disfunzione: così un mal di testa può essere trattato osteopaticamente agendo sulla cervicale, su una spalla, o persino trattando solo l'osso sacro.
Occorrono esami medici clinici per la valutazione osteopatica?
E' consigliabile, quando siano già stati fatti dal paziente, portare con sé al primo incontro raggi X, ecografia, TAC, risonanza magnetica, ecc., per ricercare eventuali controindicazioni al trattamento osteopatico. L’osteopata comunque, non essendo un medico, non può assolutamente prescrivere esami strumentali.
Che genere di tecniche vengono usate?
A seconda dell'età e della gravità del problema l'Osteopata applica le tecniche più adatte al caso, che comunque non sono dolorose o invasive per il paziente siano esse strutturali, craniali o viscerali.

Collaborazioni esterne

Dott.ssa Candeo Gabriela - Pediatra
Dott. Di Lenna Fabrizio - Farmacista
Dott. Braga Andrea - Ginecologo
Dott. Castelli Fabrizio - Odontoiatra
Mauro Magnone - Tecnico Posturometrico

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