Alti dosaggi di Muscoril e farmaci con tiocolchicoside aumenterebbero il rischio di Cancro e Sterilità?

Risale all’11 novembre 2013 la nota stampa firma del Comitato per i prodotti medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea dei Medicinali in cui raccomandava la restrizione dell’uso di medicinali a base di tiocolchicoside (principio attivo del farmaco Muscoril, per fare un esempio).
Vogliamo tornare ancora oggi sull’argomento perché al netto della pericolosità di questi farmaci per la salute, è importante che la gente sappia che è del tutto possibile curare in modo naturale con l’Osteopatia, senza l’ausilio di farmaci, le patologie muscolari principalmente oggetto di queste cure farmacologiche.

Il motivo acclarato della restrizione d’uso di questi medicinali, anche in seguito alla richiesta di rivalutazione del farmaco tiocolchicoside da parte dell’AIFA, è che il metabolismo di questo principio attivo (il tiocolchicoside, appunto) desse origine nell’organismo ad un metabolita chiamato M2 o SL59.0955, il quale può causare danni alle cellule in divisione causando aneuploidia (cioè un numero o una disposizione di cromosomi anormali).

“L’aneuploidia – si legge nel comunicato stampa dell’European Medicine Agency - è un fattore di rischio per danni al feto in corso di sviluppo, per riduzione della fertilità maschile, in teoria, potrebbe aumentare il rischio di sviluppare il cancro e durante la a gravidanza, può danneggiare lo sviluppo del bambino nel grembo materno”.

Solitamente prescritto per alleviare dolori muscolari, dolorose contratture, associate a patologie acute della colonna, negli adulti e negli adolescenti di età superiore a 16 anni, il Muscoril – o altri farmaci simili contenenti tiocolchicoside – non deve essere usato per il trattamento a lungo termine di condizioni croniche ma deve essere limitato a 7 giorni per le formulazioni orali, e a 5 giorni, per quelle iniettabili. Inoltre la posologia non deve superare la dose di 8 mg ogni 12 ore, per le formulazioni orali, e di 4 mg ogni 12 ore per quelle iniettabili.

L’osteopatia è un sistema di diagnosi e trattamento che pur basandosi sulle scienze fondamentali e le conoscenze mediche tradizionali (anatomia, fisiologia, ect..) non prevede l’uso di farmaci né il ricorso alla chirurgia, ma attraverso manipolazioni e manovre specifiche si dimostra efficace per la  prevenzione, valutazione ed il trattamento di disturbi che interessano non solo l’apparato neuro-muscolo-scheletrico, ma anche cranio-sacrale (legame tra il cranio, la colonna vertebrale e l’osso sacro) e viscerale (azioni sulla mobilità degli organi viscerali).

Di seguito i farmaci che contengono questo principio attivo,in vendita in Italia.

  • Decontril
  • Miorexil
  • Miotens
  • Moveril
  • Muscoflex
  • Muscoril
  • Relmus
  • Sciomir
  • Strialisin
  • Teraside
  • Tioside
  • Tiocolchicoside generici-equivalenti di varie marche

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Osteopatia: perché?

Perché è naturale. Nulla di più naturale delle mani dell’Osteopata per ripristinare ciò che la natura ha stabilito, e cioè la mobilità delle strutture corporee e dunque la loro funzione. Ha basi scientifiche solide, non usa farmaci né altri strumenti. Mira alla causa e non solamente alla cessazione del sintomo, al benessere e all’equilibrio psico-fisico.Andrea Nitri

FAQ / Domande

Qual è il significato del termine Osteopatia?
Etimologicamente deriva dal greco oστέον (osteon) - osso, e πάθοσ (patos) - sofferenza. Questo termine nella sua essenza indica che sia la salute che la malattia dipendono dallo stato di efficienza dell'apparato locomotore. Osteopata, in lingua inglese (Osteo-path) indica colui che agisce terapeuticamente sul corpo umano attraverso "il sentiero" delle ossa. È comunque utile sfatare l'erronea opinione che l'osteopatia coinvolga soltanto le ossa, essa al contrario lavora su tutte le strutture del corpo: articolazioni, legamenti, muscoli, tendini, tessuto connettivo, e anche sugli organi e sul cranio con tecniche non invasive ed appropriate.
Quali sono i principali strumenti dell'Osteopata?
Le mani dell'Osteopata sono allenate a percepire le piccole variazioni che avvengono nei tessuti, raccogliendo così dati importanti sulla temperatura corporea locale (indice di infiammazione), e sulla loro consistenza; pertanto il principale strumento di lavoro è un buon lettino e la propria sensibilità. L'Osteopata non tocca necessariamente le parti dolenti del paziente, ma quelle che sono causa della disfunzione: così un mal di testa può essere trattato osteopaticamente agendo sulla cervicale, su una spalla, o persino trattando solo l'osso sacro.
Occorrono esami medici clinici per la valutazione osteopatica?
E' consigliabile, quando siano già stati fatti dal paziente, portare con sé al primo incontro raggi X, ecografia, TAC, risonanza magnetica, ecc., per ricercare eventuali controindicazioni al trattamento osteopatico. L’osteopata comunque, non essendo un medico, non può assolutamente prescrivere esami strumentali.
Che genere di tecniche vengono usate?
A seconda dell'età e della gravità del problema l'Osteopata applica le tecniche più adatte al caso, che comunque non sono dolorose o invasive per il paziente siano esse strutturali, craniali o viscerali.

Collaborazioni esterne

Dott.ssa Candeo Gabriela - Pediatra
Dott. Di Lenna Fabrizio - Farmacista
Dott. Braga Andrea - Ginecologo
Dott. Castelli Fabrizio - Odontoiatra
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