Abbassare il colesterolo? Si può fare!

 

 

Vuoi abbassare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue?
Sembra un’impresa impossibile ma non lo è. Sempre più persone fanno i conti, ogni giorno, con l’ipercolesterolemia, complici la vita sedentaria, il sovrappeso ed una serie di fattori di rischio.
La presenza di colesterolo cattivo nel sangue, incrementa notevolmente le probabilità di sviluppare ictus o cardiopatie.

I VALORI CONSENTITI

Per non incorrere in rischi, quindi, è importante che il livello di colesterolo cattivo nel sangue (il cosiddetto LDL) registrato dopo il digiuno notturno, si attesti intorno ai 3 mmol / L.
Il valore consentito però può subire variazioni nel caso in cui, ad esempio, il soggetto sia cardiopatico, diabetico o fumatore.
In queste circostanze, il medico di fiducia potrà prescrivere farmaci, chiamati statine, tesi ad abbassare il colesterolo LDL al di sotto di 2,6 mmol / l o addirittura al di sotto dei 2 mmol / l.

Da alcune ricerche è emerso che ad un basso livello di colesterolo cattivo (con valori inferiori a 2,6 mmol / l) corrisponde una riduzione dei tassi di mortalità del 28%.

Come possiamo, quindi, assicurarci un livello sano di colesterolo nel sangue?

ELIMINA GLI SNACK SPAZZATURA!

Una prima soluzione, tesa a stabilire l’equilibrio, consiste nel ridurre la quantità consumata di cibi spazzatura, come pizzette, patatine fritte, hamburger, torte, biscotti, gli alimenti particolarmente amati dai giovani adolescenti.

OCCHIO ALLA CARNE ED AI GRASSI SATURI

Mangiare tagli magri di carne ci permette di ridurre le quantità di colesterolo cattivo LDL, a differenza delle carni rosse che contengono, invece, una grande quantità di grassi saturi.
Altre fonti di grassi saturi sono i formaggi, cheeseburger, salsicce, i cibi trasformati.
Ecco perchè è importante chiedersi, prima di assumere un pasto, quale possa essere l’alternativa.
Tra i cibi da preferire, infatti, rientrano la macedonia di frutta, una bistecca magra, un pezzo di pollo o pesce alla griglia o una piccola porzione di dessert, il gelato a basso contenuto di grassi, come il sorbetto o il frozen yogurt.

FIBRE SOLUBILI, UN TOCCASANA

Al mattino, oltre al latte e caffè, consuma pasti ricchi di fibre. I fiocchi d’avena, ad esempio, sono confezionati con una fibra chiamata beta-glucano in grado di eliminare il colesterolo in eccesso presente nel corpo.
Gli alimenti ricchi di fibre riescono ad abbassare i livelli del colesterolo dal 12 al 24%.

MANGIA UN POMPELMO OGNI MATTINA

Il pomplemo, così come le pere, le mele ed i frutti di bosco sono ricchi di pectina una fibra solubile che contribuisce alla riduzione dei livelli di colesterolo cattivo.
Dato che il pompelmo contiene sostanze che possono interferire con l’assorbimento di molti farmaci, è importante consultare il medico curante prima di renderlo parte integrante della vostra alimentazione.

10 MINUTI DI ALLENAMENTO AL GIORNO

Chi si allena ogni giorno, gode di buona salute.
Le donne che praticano 45 minuti di allenamento quotidiano, infatti, hanno registrato una riduzione dei livelli di colesterolo cattivo nel sangue, del 14%. A trarre benefici dall’allenamento sono anche le persone che praticano soli 10 minuti di attività fisica al giorno.

MANGIA POCO E SPESSO

Un altro segreto per mantenere sotto controllo il colesterolo, consiste nel mangiare poco e spesso.
Secondo uno studio britannico, le persone che consumano più pasti al giorno presentano livelli di LDL più basso ed un rischio ridotto del 10-12% di sviluppare malattie cardiache rispetto a quelle che si nutrono solo due volte al giorno.

LA CANNELLA? UN NEMICO DEL COLESTEROLO

Mezzo cucchiaino di cannella da aggiungere al caffè ed il colesterolo scappa via.
Lo dicono alcuni ricercatori pakistani che hanno scoperto che circa 6 grammi di cannella riducono i livelli di LDL del 30 % nelle persone che hanno il diabete di tipo 2.

COMBATTERE IL COLESTEROLO CATTIVO CON LA NATURA

Come sempre, la natura ci viene in soccorso e ci offre una gamma di soluzioni per contrastare l’ipercolesterolemia.
Si tratta soprattutto di erbe e piante a base di fitosteroli, come la garcinia, ricca di carotenoidi e flavonoidi; l’olea europaea, dalle funzioni antisclerotiche e la betulla che agisce sul sistema linfatico.

LO SAPEVI CHE?

I pistacchi, amati da molti, come accompagnamento a bevande alcoliche, sono grandi nemici del colesterolo cattivo.
A dirlo è una ricerca condotta dall’Università della Pennysilvania, secondo cui questo alimento mantiene sotto controllo il processo di metabolizzazione dei grassi riducendo i livelli di colesterolo cattivo nel sangue.
Con un decotto di carciofo fatto in casa, inoltre, possiamo ottenere grandi benefici contro il colesterolo. Lasciamo bollire le foglie di questo prezioso ortaggio per 15 minuti; quindi separiamole dal liquido e beviamo il composto prima che si raffreddi del tutto.

Osteopatia: perché?

Perché è naturale. Nulla di più naturale delle mani dell’Osteopata per ripristinare ciò che la natura ha stabilito, e cioè la mobilità delle strutture corporee e dunque la loro funzione. Ha basi scientifiche solide, non usa farmaci né altri strumenti. Mira alla causa e non solamente alla cessazione del sintomo, al benessere e all’equilibrio psico-fisico.Andrea Nitri

FAQ / Domande

Qual è il significato del termine Osteopatia?
Etimologicamente deriva dal greco oστέον (osteon) - osso, e πάθοσ (patos) - sofferenza. Questo termine nella sua essenza indica che sia la salute che la malattia dipendono dallo stato di efficienza dell'apparato locomotore. Osteopata, in lingua inglese (Osteo-path) indica colui che agisce terapeuticamente sul corpo umano attraverso "il sentiero" delle ossa. È comunque utile sfatare l'erronea opinione che l'osteopatia coinvolga soltanto le ossa, essa al contrario lavora su tutte le strutture del corpo: articolazioni, legamenti, muscoli, tendini, tessuto connettivo, e anche sugli organi e sul cranio con tecniche non invasive ed appropriate.
Quali sono i principali strumenti dell'Osteopata?
Le mani dell'Osteopata sono allenate a percepire le piccole variazioni che avvengono nei tessuti, raccogliendo così dati importanti sulla temperatura corporea locale (indice di infiammazione), e sulla loro consistenza; pertanto il principale strumento di lavoro è un buon lettino e la propria sensibilità. L'Osteopata non tocca necessariamente le parti dolenti del paziente, ma quelle che sono causa della disfunzione: così un mal di testa può essere trattato osteopaticamente agendo sulla cervicale, su una spalla, o persino trattando solo l'osso sacro.
Occorrono esami medici clinici per la valutazione osteopatica?
E' consigliabile, quando siano già stati fatti dal paziente, portare con sé al primo incontro raggi X, ecografia, TAC, risonanza magnetica, ecc., per ricercare eventuali controindicazioni al trattamento osteopatico. L’osteopata comunque, non essendo un medico, non può assolutamente prescrivere esami strumentali.
Che genere di tecniche vengono usate?
A seconda dell'età e della gravità del problema l'Osteopata applica le tecniche più adatte al caso, che comunque non sono dolorose o invasive per il paziente siano esse strutturali, craniali o viscerali.

Collaborazioni esterne

Dott.ssa Candeo Gabriela - Pediatra
Dott. Di Lenna Fabrizio - Farmacista
Dott. Braga Andrea - Ginecologo
Dott. Castelli Fabrizio - Odontoiatra
Mauro Magnone - Tecnico Posturometrico

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